Cefalea e terapia manuale
Dal mio interesse sull’argomento cefalee è nata una prima pubblicazione; tuttavia ci si chiede se le tecniche di terapia manuale possano avere maggiore effetto rispetto alla terapia tradizionale o al placebo sulla qualità della vita correlata alla salute in soggetti con cefalea. Questo quesito è stato il punto di partenza del nuovo lavoro di ricerca consistente in una revisione sistematica con meta-analisi di studi randomizzati controllati:
“Do manual therapy techniques have more positive effect compared to usual care or placebo on health related quality of life in people with headache? A systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials”
Perchè studiare la cefalea?
La cefalea è un disturbo molto diffuso nella popolazione e rappresenta un problema invalidante con un forte impatto sulla qualità della vita correlata alla salute delle persone (HRQoL). Il trattamento di prima linea è farmacologico; per limitare l’eccessivo utilizzo di farmaci le terapie alternative come la terapia manuale sono fortemente consigliate dalla comunità scientifica.
Quali sono gli obiettivi?
L’obiettivo della ricerca sarà quello di valutare l’efficacia del trattamento manuale rispetto alla usual care farmacologica o placebo nel migliorare la qualità della vita nei pazienti con cefalea di tipo muscolo-tensivo (TTH), emicrania (MH) o cervicogenica (CgH).
Protocollo della ricerca
Per garantire la qualità metodologica e la paternità intellettuale abbiamo registrato il protocollo della ricerca su PROSPERO , un registro internazionale di revisioni sistematiche. Il protocollo (Codice CRD42018106999) è registrato e consultabile online.
Risultati preliminari
Attualmente il lavoro è in fase di stesura; tuttavia i risultati preliminari suggeriscono che la terapia manuale dovrebbe essere considerata come un approccio efficace nel migliorare la qualità della vita dei pazienti con HM e TTH ottenendo effetti superiori all’usual care e limitando il rischio di abuso di farmaci, soprattutto in pazienti cronici. Gli studi dovrebbero utilizzare scale disturbo-specifiche e adeguati periodi di follow-up. I risultati vanno presi con cautela a causa del livello di evidenza molto basso e alto rischio di Bias degli studi.