Università degli Studi di Genova
Scuola di Scienze Mediche e Farmaceutiche
Dipartimento di Neuroscienze, Riabilitazione, Oftalmologia, Genetica e Scienze Materno-Infantili
Master in Riabilitazione dei Disordini Muscoloscheletrici
A.A. 2019/2020
Campus Universitario di Savona
Candidata: Dott.ssa FT Antonella FANELLI
Relatore: Dott FT OMT Luca FALSIROLI MAISTRELLO
ABSTRACT
- Background: Il mal di testa è un disturbo molto comune che colpisce un’ampia fascia della popolazione mondiale. Per quanto riguarda le cefalee secondarie, tra cui rientrano la Cefalea Cervicogenica (CGH) e la Cefalea Post-Traumatica (PTH), sono stati proposti nel corso degli anni numerosi interventi per alleviare la sintomatologia. Viene posta l’attenzione sul trattamento manuale dei trigger points (TrPs), i quali sembrano essere presenti nella CGH e possono cambiare l’outcome e la prognosi di tali patologie.
- Obiettivo: Individuare l’efficacia del trattamento dei trigger points miofasciali nel trattamento della cefalea cervicogenica (CGH) o cefalea post-traumatica.
- Metodi: Sono stati ricercati Randomized Control Trials (RCT) sui database MEDLINE, COCHRANE e PEDro. Gli studi dovevano riferirsi al trattamento manuale dei TrPs nelle cefalee secondarie negli adulti comparato con usual care farmacologica o placebo o wait list. Sono state condotte metanalisi per ognuno dei tre outcome (intensità, frequenza e durata).
- Risultati: Sono stati inclusi 3 RCT di media qualità metodolgica. L’analisi relativa all’intensità del dolore mostrava una differenza significativa a favore del trattamento ma con elevata eterogeneità (MD -3,27; 95% CI da -5.68 a -0.86; I2= 88%); le analisi relative alla frequenza e alla durata degli attacchi mostravano una differenza significativa a favore del trattamento e nessuna eterogeneità dovuta al fatto che due RCT mostravano risultati identici a fine trattamento (MD -2.64; 95% CI da – 3.66 a -1.62; I2= 88%).
- Conclusioni: La terapia manuale sembrerebbe essere un approccio efficace nel ridurre intensità, frequenza e durata degli attacchi in pazienti con Cefalea Cervicogenica (CGH) se paragonata all’usual care farmacologico e al placebo. I risultati vanno considerati con cautela a causa del basso livello di evidenza e alto rischio di Bias degli studi.