Università degli Studi di Genova
Scuola di Scienze Mediche e Farmaceutiche
Dipartimento di Neuroscienze, Riabilitazione, Oftalmologia, Genetica e Scienze Materno-Infantili
Master in Riabilitazione dei Disordini Muscoloscheletrici
A.A. 2016/2017
Campus Universitario di Savona
Candidati: Dott. FT Niccolò RAMPONI
Relatore: Dott FT OMT Luca FALSIROLI MAISTRELLO
ABSTRACT
- INTRODUZIONE/BACKGROUND: La cefalea mio-tensiva (TTH) e l’emicrania (MH) rappresentano due differenti tipi di cefalee primarie diffuse nella popolazione, che possono avere effetti disabilitanti. Storicamente l’International Classification of Headache Disorders (ICHD) classifica il TTH ed il MH come due disordini distinti, caratterizzati da differenti sintomi, con diversa fisiopatologia e trattamento. Da alcuni anni è presente l’idea che la cefalea mio-tensiva e l’emicrania rappresentino invece due punti di un continuo, in particolar modo nell’ambito clinico, dove sembra mostrino più somiglianze che differenze. La cefalea mio-tensiva e l’emicrania potrebbero infatti essere più intimamente legate di quanto suggerito dai loro criteri diagnostici.
- OBIETTIVO: Scopo della revisione è quello di raccogliere e sintetizzare i dati presenti in letteratura al fine di definire un quadro aggiornato delle evidenze sul continuum tra TTH e MH.
- METODI: Per questo lavoro è stata effettuata una revisione della letteratura attraverso la banca dati elettronica PUBMED, mediante l’utilizzo degli entry terms “migraine disorders/classification”, “migraine disorders/diagnosis”, “migraine disorders/physiopathology” e “tension-type headache/classification”, “tension-type headache/diagnosis” e “tension-type headache/physiopathology”. Sono stati presi in esame articoli pubblicati fino al 12/02/2018 inclusi per pertinenza. Sono state seguite le linee guida PRISMA sulle revisioni.
- RISULTATI: Nella revisione sono stati inclusi 10 articoli, che si soffermano nel cercare o spiegare la teoria del continuum tra MH e TTH, esaminando soprattutto alcuni punti quali l’epidemiologia, le espressioni cliniche, la patofisiologia sottostante ai due disturbi, le componenti genetiche di base, i fattori scatenanti e la risposta ai farmaci.
- CONCLUSIONE: Si può affermare che non è possibile confermare o confutare con sicurezza l’ipotesi che i due disturbi siano due entità separate e distinte. Emerge però come gli individui con cefalea episodica sono probabilmente di più facile diagnosi e trattamento rispetto ai pazienti cronici. La conferma dell’ipotesi del continuum unidirezionale tra TTH e MH, di conseguenza, ci permetterebbe di riconoscere e trattare efficacemente il TTH episodico, prevenendo lo sviluppo in seguito del MH cronico nei pazienti deputati a sviluppare tale disturbo